Vincenzo Andraous - anno scolastico 2007-2008
Vincenzo Andraous - 22-08-2008
Ritengo non più dilazionabile l'urgenza di coniugare in modo autentico teoria e prassi, sicurezza e risocializzazione, in quanto entrambe le istanze sono elementi costitutivi della nostra collettività.
Forse, oltre la condivisione dei principi morali, i quali sono logicamente immutabili, sarebbe più consono e umano condividere le modalità e le sfumature, che invece purtroppo cambiano sovente.
Vincenzo Andraous - 25-04-2008
La campagna elettorale s'è da poco conclusa, uomini e schieramenti avversi hanno usato le stesse parole, identici slogans, equiparando il detenuto a un fruitore di privilegi, il carcere a un contenitore di servizi destinati all'insuccesso, la pena erogata una garanzia per pochi illusi.
Ma se i clandestini sono troppi, aggrappati a una sopravvivenza assai poco prossima al vivere civile, se sulle strade in molti si travestono da drivers sconsiderati, se nelle famiglie e nelle scuole sono apprezzate le scelte degli adolescenti che non fanno perdere tempo prezioso, poco importa se disconoscono il valore della libertà e delle responsabilità, forse occorre formulare un'idea riformatrice che spinga alla riflessione.
Vincenzo Andraous - 19-04-2008
Da qualche anno c'è in corso una diatriba politica, anzi un vero e proprio apprendimento sociale, sull'assunzione di sostanze stupefacenti.
Convincimenti e interpretazioni arbitrarie che nulla hanno a che vedere con le reali metastasi prodotte dall'espansione delle droghe tutte, e non solo nella parte definita con malcelata insignificanza, droga leggera, quindi accettabile, se non addirittura omologabile al consumo quotidiano.
Vincenzo Andraous - 13-04-2008
Mentre Don Franco Tassone celebrava la Messa nella cappelletta della comunità, e ci sollecitava a fare bene le cose soprattutto per i più giovani, mi ha attraversato un pensiero, un dubbio si è insinuato, a farmi riflettere su quel che a volte diamo per scontato.
Su una rivista alcuni giorni fa, qualcuno ha scritto che andare in una scuola e dire "oggi parliamo di bullismo o raccomandare di non farsi le canne, è un atteggiamento destinato all'insuccesso", perché a suo dire bisogna partire dal positivo per poter disegnare una breccia.
Vincenzo Andraous - 04-04-2008
E' morto uno di quelli che non consumava la cena in famiglia, lavorava di giorno e arrancava la notte nel sonno, nel tentativo di rimettere insieme qualche nuova speranza.
Della sua storia personale, della sua dignità e di noi stessi sparsi all'intorno, non interessa a nessuno.
Vincenzo Andraous - 06-03-2008
Una donna presa a calci, rifiutata e calpestata, è solamente il frutto di una errata concezione morale, di valori culturali che soccombono ai pugni sferrati dai pregiudizi, si tratta semplicemente di vittime ammutolite dalla consapevolezza di rappresentare poco più di un fattaccio privato, anche quando la bestemmia burocratica è spogliata nella sua menzogna, dall'efferatezza dei dati esponenziali che indicano in milioni le donne colpite dai sassi psicologici, fisici, sessuali.
Vincenzo Andraous - 03-03-2008
Lutrec non c'è più, lo hanno trovato privo di vita, riverso sul ciglio della strada, con la siringa nella vena e gli occhi grandi spalancati.
Questa assenza è un dolore che lacera in profondità, perché si tratta di una persona conosciuta, un giovane con tante capacità al fondo recintato delle apparenze.
Vincenzo Andraous - 16-02-2008
A 14 anni non si pensa al carcere, ti ci trovi "dentro" improvvisamente e ne sei respirato e concluso. Sì, ti ci trovi dentro ed é davvero troppo tardi. L'età più bella improvvisamente devastata nell'incontro affascinante e frontale con il mito della trasgressione.
Io me lo ricordo bene, ero impegnatissimo a fare vedere alle Autorià di essere un duro, e quando mi stavano portando nel "mio" primo carcere dei minorenni ho pensato "ecco sto per iniziare finalmente''.
E' tutto accaduto in una vita precedente? No, é stato ieri.
Vincenzo Andraous - 06-02-2008
Sinistra, destra, centro, e zone limitrofe, dettano i tempi, le intese, le conte, così anche il linguaggio diventa criptato, incomprensibile, possiede un suono sgradevole, che non va dritto al cuore degli elettori, del resto di costoro non hanno importanza le opinioni, che ha rilievo è ciò che sta movendosi all'intorno.
Persino nella rappresentazione teatrale di strada, c'è la funzione dello specchio a fare qualcosa per le persone e la loro vita, soprattutto per le persone cosiddette normali, perché in difficoltà salariale, out perché è scomparso pure il ceto medio.
Vincenzo Andraous - 12-01-2008
Con cadenza trimestrale fa capolino la consueta battaglia civico-educativa, per stabilire una volta per tutte chi sporca e chi pulisce le nostre strade, e intanto si notano giovani e meno giovani, attraversati dal disagio di vivere, nella rinuncia di convivere con se stessi e gli altri, se non con droghe, alcol, e la solitudine di un ponte o di una copertura di fortuna per tentare di riposare, all'addiaccio, in balia dell'accidente che non perdona, spesso accompagnati da un cane.
Vincenzo Andraous - 05-01-2008
Questo Occidente autonominatosi gendarme del mondo, soldato di pace e giustizia, custode delle ricchezze dell'universo, si è lasciato sfuggire l'occasione di difendere il valore per cui è nato, la libertà e le scelte di una nazione oppressa.
Questa perdita apparirà alla fine un incidente di percorso, un'assenza di rimbalzo, affinchè il Pakistan possa partorire un'era di riforme e di equità sociale.
Senza volere costruire castelli dietrologici, fantapolitici, già fin troppe le agenzie specializzate in questo campo, per rendere comprensibile il senso di questa macelleria d'accatto, basta pensare ai tanti investimenti, alla pubblicità, alle immagini e al consueto corollario di discorsi cattedratici, per favorire riscatto e dignità alle donne musulmane, a tutte le donne della terra, dal giogo di una religione che, mal interpretata, diffonde sottomissione e crudeltà.
Vincenzo Andraous - 29-12-2007
E' di questi giorni la polemica sulla pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche, e soprattutto su come è condotta la televisione di Stato.
"Un oltraggio alla civiltà del diritto" è stato sentenziato, un'offesa alla dignità della persona coinvolta ingiustamente, è stato affermato.
Intercettazioni e contrattazioni si sommano volgarmente, diventano gossip, peggio, terreno di conquista politica.
Le vittime designate non risulteranno i protagonisti della vicenda, bensì i soliti cittadini dal silenzio imposto democraticamente.
Insomma che la fa da padrona è la scolara ripetente a nome ingiustizia, anche la carta stampata non si sottrae a questo andazzo, e senza andare a parare sui paragrafi irreggimentati dei giornali di partito, è sufficiente dare un'occhiata su qualche quotidiano nazionale.
Vincenzo Andraous - 14-12-2007
... stanno disegnate in bella fila sul manifesto di una Italia che ha scordato la necessità di riconsegnare rispetto alla condizione di essere umano, di persona assai più importante di una linea meccanica, di una macchina intelligente, che però disconosce il valore di chi con le proprie mani si adopera al bene del paese.
Vincenzo Andraous - 30-11-2007
Nei corridoi di una scuola pavese, una studentessa ha preso a schiaffi il docente, ma soprattutto lo ha ridicolizzato, denudando il malcapitato della sua autorevolezza.
Bullismo? Atti di vandalismo mentale? No, più semplicemente è il risultato di un'abitudine alla trasgressione, una specie di attitudine a mandare in pensione la prudenza, che invece serve a individuare il pericolo celato dietro l'angolo camuffato a rettilineo, con la negazione dei propri limiti, optando volontariamente per una vocazione di maledetto per forza.
Vincenzo Andraous - 17-11-2007
Popoli migranti con tradizioni e culture, con il proprio carico di disperazione e violenza insita nei bisogni disattesi, popoli e persone non meno malavitose di altre, in guerra tra poveri non meno di altri.
Fare sociologia di comodo è affermare che tutti i Romeni rapinano, che i Sinti sono tutti ladri, che i Rom sono l'ultima linea non più sanabile della convivenza civile, una etnia a parte, addirittura esclusa dai soliti esclusi.
Vincenzo Andraous - 06-10-2007
Non sono un giudice, nè una vittima, ma non sono neppure un ipocrita: gli anni trascorsi in carcere, i nuovi gesti, gli atteggiamenti e i comportamenti di tutti i giorni, nel tentativo di svolgere prevenzione e contemporaneamente essere un uomo migliore, mi costringono a dire qualcosa sul detenuto che, condannato all'ergastolo, ha ingannato se stesso e quelli che hanno creduto in lui.
Non conosco la sua storia personale, non esprimerò giudizi, vorrei però dedicargli una riflessione.
Quando l'uomo del reato attraversa il confine che delimita lo spazio dell'uomo della pena, egli non può non fare i conti con una revisione critica del proprio passato-vissuto, non può non sostenere a sguardo in alto il carico di un mutamento interiore, non può non scegliere l'unica via concessa dalla propria coscienza, una nuova condotta sociale.
Questo è il percorso su cui poggia, per intero, quel patto di lealtà che la collettività ti ha concesso e affidato.
Vincenzo Andraous - 17-09-2007
Se la vivibilità è migliorata con il superamento del problema endemico all'Amministrazione Penitenziaria, il sovraffollamento, in carcere si continua a morire a catena, in un silenzio devastante, trattandosi di eventi imprevedibili di una normale rottamazione, tutta dentro una sorta di terra di nessuno.
Quali le domande e quali le risposte, senza incorrere nel rischio delle ipocrisie ideologiche, o peggio, una alzata di spalle.
Il carcere e l'indulto, il carcere e le scappatoie giuridiche, il carcere e il suo presunto svuotamento, insomma un carcere che non ha più i SOLITI E FASTIDIOSI problemi che coinvolgono nella sua insopportabilità operatori e detenuti.
Vincenzo Andraous - 12-09-2007
In questo tempo l'uso e l'abuso di droga, è talmente decuplicato, da rendere improbabile la ricerca di una normalità in giovani depredati di una via di emergenza, faticosa nell'apprendimento, ma "salva vita ", di segnali di allarme inconfondibili, quando la normalità compete con la fantascienza.
Vincenzo Andraous - 03-09-2007
Sarebbe bene formare insieme lo sbarramento all'incultura, ancora insieme atterrare quello spazio reso impraticabile alla vita, lavorare per Quella giustizia che non sta in nessuna guerra di religione e di petrolio, bensì consente di comprendere chi è calpestato nei suoi inalienabili diritti, tra cui quello di poter vivere e non più sopravvivere.
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